lunedì 3 giugno 2013

sud africa

La Repubblica del Sudafrica, è uno Stato indipendente dell'Africa australe. È situato nella punta meridionale del continente africano e confina a nord con la Namibia, il Botswana e lo Zimbabwe, a nord-est con il Mozambico e lo Swaziland; comprende nei suoi confini il Lesotho. Inoltre al Sudafrica appartengono le Isole del Principe Edoardo che si trovano a 1.770 km a sud-est di Port Elizabeth quasi a metà strada tra il Sudafrica e l'Antartide. Si affaccia inoltre sull'oceano Atlantico e su quello Indiano. Capo Agulhas, il punto più meridionale del continente africano, delimita il confine fra i due oceani.
Dalla fine del regime di apartheid – vigente fino ai primi anni novanta – il Paese ha acquisito la denominazione informale di Rainbow Nation.
Il Sudafrica è inoltre l'unico Paese al mondo con tre capitali: Pretoria, sede del Governo, Città del Capo, dove si trova il Parlamento, e Bloemfontein, sede del potere giudiziario. Ai fini internazionali, tuttavia, è Pretoria a essere identificata come capitale in quanto sede della Presidenza.

venerdì 17 maggio 2013

apartheid


Nella lingua africana la parola “apartheid” ha il significato letterale di “separazione”, per indicare appunto la divisione creata tra la razza bianca e quella nera.L’ideologia che ha fondato il sistema dell’apartheid è stata introdotta dai primi ministri Daniel Francois Malan, Johannes Gerhrdus Strjdom ed Hendrik Francsh Verwoerd. Tale politica di discriminazione razziale, che si diffuse in Sudafrica a partire dal 1948, venne racchiusa in apposite leggi, denominate “leggi dell’apartheid”, nelle quali si stabiliva una netta distinzione della popolazione in tre gruppi razziali principali: bianco, nero africano e coloured”, cioè appartenente ad una razza mista.

martedì 30 aprile 2013

la dodecafonia


La dodecafonia è una tecnica di composizione ideata da Arnold Schönberg (1874-1951), esposta in un articolo del 1923 intitolato Komposition mit 12 Tönen ("Composizione con 12 note"). Ha lo scopo di sostituire le funzioni presenti nella musica tonale e permettere al compositore di creare brani complessi strutturati sul principio della pantonalità (termine usato da Schönberg in luogo di atonalità, che egli respingeva in quanto intrinsecamente contraddittorio). Affermava che "nella musica non c'è forma senza logica e non c'è logica senza unità".
La dodecafonia, secondo taluni, non va considerata come un momento di rottura con la musica del passato, ma il tentativo di conciliare le scoperte espressive della musica contemporanea ed in particolare della musica espressionista con la tradizione. Tuttavia vi è chi ha tentato di confutare questa posizione, come in particolare Hans Sedlmayr nel suo La rivoluzione dell'arte moderna.

martedì 23 aprile 2013

saba


Poeta del XX secolo, Saba nacque il 9 Marzo 1883 a Trieste, da madre ebrea e padre cristiano. La mancanza della figura paterna costrinse la madre ad affidare il bambino alla contadina slovena Peppa Sabbaz; egli fu subito conquistato dal carattere estroverso, allegro ed espansivo della nutrice, che lo portò ad allontanarsi dalla figura della madre causando in lui il disagio di un’ambivalenza affettiva che lo tormentò per tutta la vita. Il cognome d’arte Saba, che il poeta assunse dopo i precedenti Chopin e Umberto di Montereale, sembra fosse legato al forte ricordo della nutrice; mentre altri lo attribuirebbero alla parola ebraica che indica il "pane". Nel periodo di produzione dell’autore, a Trieste, unico porto dell’Impero Austro-Ungarico, circolavano tre lingue: il tedesco, il dialetto, lingua maggiormente in uso, e l’italiano, che faceva parte di una tradizione letteraria alta alla quale Saba aderì con una poetica semplice e originale che si allontanava dalle correnti dominanti del tempo. Tutti gli aspetti della vita giornaliera e della sua stessa vita entrano nella sua poesia attraverso parole domestiche, le prime venute, "parole senza storia",e quindi scelte per la loro concreta oggettività. La donna amata è per lui una sorta di appoggio concreto nella vita di tutti i giorni, Trieste rappresenta invece l’espressione del suo stato d’animo. Di Saba possiamo dire che egli si rende compartecipe dei sentimenti da lui espressi nelle sue stesse poesie; egli è infatti legato a ciò che racconta da una forte affettuosità, che fonde un premeditato oggettivismo con una spontanea soggettività. Il giudizio della critica sull’opera di questo poeta fu inizialmente perplesso, soprattutto a causa dei suoi versi, giudicati apparentemente poco dotati di freschezza ed originalità. Oggi Saba, compreso al di fuori degli schemi dell’epoca, viene considerato uno dei più grandi poeti delNovecento italiano.
 

martedì 9 aprile 2013

in Africa la musica accompagna ogni individuo dalla nascita alla morte . Ogni musica è legata a una circostanza e a una precisa funzione.Esistono brani musicali per ogni evento : per riti d iniziazione , per le guarigioni o al lavoro o alla caccia o alla guerra.Si impara la musica partecipando agli avvenimenti imitando il proprio maestro.Le musiche africane sono quasi tutte creazioni collettive .Ogni rito richiede una determinata musica e una precisa formazione strumentale.I griot sono come i nostri 
La chitarra elettrica nata per aver un suono più potente di quello della chitarra acustica . Il pick-up cioè il microfono magnetico che trasforma le vibrazioni in impulsi elettrici ,che vengono amplificati dall' amplificatore e trasformati in suono fai mastodontici autoparlanti .

lunedì 8 aprile 2013

LA BAND ROCK

la band rock è formata da 2 chitarre , 1 basso , e una batteria. Tanto basta per una buona canzone e un ritmo indiavolato . Molti importanti compositori rock sono anche chitarristi (es. Jimi Hendrix).La chitarra assieme alla voce è l' elemento caratterizzante del sound rock.Meno appariscente della chitarra ma insostituibile è il basso elettrico che ricopre un ruolo ritmico e armonico.

lunedì 25 febbraio 2013

RIGOLETTO

Trama: 
L`azione si finge nella città di Mantova e dintorni nel XVI secolo. 
Atto I. Nel corso di una festa nel palazzo Ducale, il Duca di Mantova, confida al cortigiano Borsa il proprio interessamento per una fanciulla incontrata casualmente al tempio; nel frattempo corteggia la contessa di Ceprano ed esprime la propria morale libertina cantando una ballata, mentre il buffone di corte Rigoletto schernisce il conte di Ceprano. Alla fine delle danze il cavaliere Marullo rivela ad altri cortigiani che il buffone Rigoletto si reca tutte le notti a casa di una presunta amante. Immediata è la decisione di tutti di giocare una burla al perfido Rigoletto e di rapire la ragazza la notte stessa. Giunge il conte di Monterone che accusa perentoriamente il Duca di avere oltraggiato l`onore della figlia. Rigoletto lo schernisce. Mentre viene imprigionato dalle guardie del duca, Monterone lancia al duca ed al beffeggiatore Rigoletto una terribile maledizione. La scena si sposta in un vicolo buio tra la casa di Rigoletto ed il palazzo di Ceprano. E`notte. Rincasando, Rigoletto, viene raggiunto da Sparafucile che si presenta come un sicario d`onore. Rigoletto lo allontana ma prende nota del suo nome. Giunto a casa abbraccia la figlia Gilda , mentre la governante della ragazza, Giovanna, fa entrare di nascosto il duca. Uscito Rigoletto, questi si presenta come un povero studente di nome Gualtiero Maldè: è lui il giovane che l`aveva incontrata al tempio. Gilda è felice. I due si scambiano frasi d`amore, ma un rumore di passi costringe il duca a dileguarsi: sono i cortigiani che si apprestano a rapire l`"amante" di Rigoletto. Imbattutisi proprio nel buffone, giungono perfino a chiedergli di collaborare nella loro impresa, facendogli credere (dopo averlo bendato) che si tratti di un rapimento ai danni della contessa di Ceprano. Solo quando Gilda è già stata portata via, Rigoletto si toglie la benda e scopre l`inganno: "Ah, la maledizione" urla sgomento. 
Atto II.
 Nel proprio palazzo il duca lamenta la scomparsa della fanciulla. Quando i cortigiani lo mettono al corrente che Gilda è stata da loro rapita e condotta nei suoi appartamenti, egli, felice si reca a farle visita. Nel frattempo è giunto Rigoletto in cerca della figlia e viene sbeffeggiato alle spalle dai cortigiani. Saputo che Gilda è appartata con il duca, supplica disperato i cortigiani di ridargli la figlia, ma è lei stessa a giungere e a confessargli dell`onore perduto. Rigoletto giura vendetta, mentre Monterone viene condotto al patibolo.
Atto III. Sulla sponda del Mincio, Rigoletto ha condotto Gilda nelle vicinanze dell`osteria di Sparafucile, ove il duca in un nuovo travestimento è intento a corteggiare Maddalena, la sorella del sicario. La nuova canzone del duca fa intendere quale bassa considerazione egli nutra per le donne. Anche Gilda, che segue la scena da uno spiraglio tra i muri, si rende conto della disonestà del duca, ma nonostante tutto ne resta innamorata. Le effusioni del duca, i sentimenti leggeri di Maddalena, la costernazione di Gilda e la rabbia di Rigoletto si uniscono in un quartetto. Rigoletto incarica Sparafucile di compiere per lui la vendetta. Questo è il suo piano: mandata la figlia a Verona, a mezzanotte potrà ritirare di persona e gettare nel fiume il sacco entro cui Sparafucile avrà messo il cadavere del duca. Sennonché, allontanatosi il padre, Gilda ritorna e sente di nascosto il dialogo in cui Maddalena convince Sparafucile a uccidere al posto del duca la prima persona che sarebbe entrata nella locanda. La stessa Gilda, mentre fuori infuria una tempesta, si offre al sacrificio e, non riconosciuta per l`oscurità, entra nell`osteria ove sa che ad attenderla è il pugnale di Sparafucile. A mezzanotte Rigoletto ritira esultando il sacco e si appresta a gettarlo nel fiume, quando di lontano, ode echeggiare la canzone del duca. Incredulo, taglia il sacco e vi scopre la figlia Gilda morente. Nello straziante finale, Gilda svela i motivi che l`hanno spinta a sostituirsi al duca per salvarlo e spira chiedendo perdono al padre. A Rigoletto non resta che urlare: "Ah, la maledizione".