martedì 20 marzo 2012

Il teatro musicale

  Per musiche di scena (o musica incidentale) si intende l'insieme dei brani musicali che, in uno spettacolo di teatro di parola, contribuiscono, come la scenografia, i costumi e l'illuminotecnica a vivificare emotivamente l'espressione drammaturgica, integrandosi fra loro e con la recitazione degli attori 

Ludwig van Beethoven

Ludwig van Beethoven (pronuncia tedesca [ˈluːtvɪç van ˈbeːthoːfn̩][1][2][3]Bonnbattezzatoil 17 dicembre 1770 – Vienna26 marzo 1827) è stato un compositore e pianista tedesco. Figura cruciale della musica colta occidentale, fu l'ultimo rappresentante di rilievo del classicismo viennese ed è considerato uno dei più grandi compositori di tutti i tempi.
Ludwig van Beethoven (pronuncia tedesca [ˈluːtvɪç van ˈbeːthoːfn̩][1][2][3]Bonnbattezzatoil 17 dicembre 1770 – Vienna26 marzo 1827) è stato un compositore e pianista tedesco. Figura cruciale della musica colta occidentale, fu l'ultimo rappresentante di rilievo del classicismo viennese ed è considerato uno dei più grandi compositori di tutti i tempi.

Nel vasto catalogo delle composizioni beethoveniane, grande rilievo hanno la sua produzionecameristica, quella sinfonica e le opere pianistiche.Nonostante i problemi di ipoacusia che lo afflissero prima ancora d'aver compiuto i trent'anni, egli continuò a comporre, condurre e suonare, anche quando poi divenne completamente sordo. Beethoven ha lasciato una produzione musicale fondamentale, straordinaria per la sua forza espressiva e capace di evocare una gran mutevolezza di emozioni[4]. Beethoven influenzò fortemente il linguaggio musicale del XIX secolo e oltre, tanto da rappresentare un modello per molti compositori. Crebbe in tal modo, nel periodo Romantico, il mito del Beethoven artista eroico, capace di trasmettere attraverso la sua opera ogni sua emozione, esperienza personale o sentimento[5]; ciò nonostante, la sua adesione alle regole dell'armonia nelle modulazioni e il rigetto dei cromatismi nelle melodie lo collocano nel solco della tradizione del Classicismo[6] pur anticipando molti aspetti del futuro Romanticismo[7][8].
Nonostante i problemi di ipoacusia che lo afflissero prima ancora d'aver compiuto i trent'anni, egli continuò a comporre, condurre e suonare, anche quando poi divenne completamente sordo. Beethoven ha lasciato una produzione musicale fondamentale, straordinaria per la sua forza espressiva e capace di evocare una gran mutevolezza di emozioni[4]. Beethoven influenzò fortemente il linguaggio musicale del XIX secolo e oltre, tanto da rappresentare un modello per molti compositori. Crebbe in tal modo, nel periodo Romantico, il mito del Beethoven artista eroico, capace di trasmettere attraverso la sua opera ogni sua emozione, esperienza personale o sentimento[5]; ciò nonostante, la sua adesione alle regole dell'armonia nelle modulazioni e il rigetto dei cromatismi nelle melodie lo collocano nel solco della tradizione del Classicismo[6] pur anticipando molti aspetti del futuro Romanticismo[7][8].
Nel vasto catalogo delle composizioni beethoveniane, grande rilievo hanno la sua produzionecameristica, quella sinfonica e le opere pianistiche.

Wolfgang Amadeus Mozart


                                
   
Wolfgang Amadeus Mozart, nome di battesimo Johannes Chrysostomus Wolfgangus Theophilus Mozart (Salisburgo, 27 gennaio 1756  Vienna, 5 dicembre 1791), è stato uncompositore, pianista, organista e violinista austriaco, a cui è universalmente riconosciuta la creazione di opere musicali di straordinario valore artistico. Mozart è annoverato tra i più grandi geni della storia della musica, dotato di raro e precoce talento.
Morì all'età di trentacinque anni, lasciando pagine indimenticabili di musica classica di ogni genere, tanto da essere definito dal Grove Dictionary come "il compositore più universale nella storia della musica occidentale" la sua produzione comprende musica sinfonica, sacra, da camera e opere di vario genere.
La musica di Mozart è considerata la "musica classica" per eccellenza, egli è infatti il principale esponente del "Classicismo" settecentesco, i cui canoni principali erano l'armonia, l'eleganza, la calma imperturbabile e l'olimpica serenità.
Mozart raggiunge nella sua musica divina vertici di perfezione adamantina, celestiale e ineguagliabile, tanto che il filosofo Nietzsche lo considererà il simbolo dello "Spirito Apollineo della Musica", in contrapposizione a Wagner, che Nietzsche definirà l'emblema dello "Spirito Dionisiaco della Musica" 
                                                                   Ludwig Van  Beethoven 

INTRATTENIMENTI MUSICALI

Quello settecentesco,era un pubblico che amava i riti mondani e le novità culturali,ma alle volte era frivolo e superficiale.
Alla musica era riservato generalmente un ruolo si sottofondo ed era concepita come uno svago da ascolarsi un pò distrattamente tra una chiacchiera e l'altra.
I brani più frequenti del ricco repertorio delle musiche d'occasione di breve durata  erano serenate ,cassazioni e danze scritte per l'intrattenimento di ricevimenti pomeridiani.
Tuttavia nell'intensa vita sociale della classe aristocratica non manncavano le occasioni in cui l'intrattenimento musicale assumeva un ruolo di primo piano e diventava l'attrazione principale della serata.
Nei palazzi più prestigiosi si  organizzavano importanti serate musicali e agli ospiti venivano offerti veri e propri concerti ,in cui si esibivano musicisti di fama o dilettanti particolarmente virtuosi.
Si ascoltavano le sinfonie di Hadyn,i concerti di Mozart e le sonate di Beethoven.
 

IL PALAZZO ARISTOCRATICO NELL'EPOCA CLASSICA

Durante la seconda metà del settecento i luoghi di incontro della nobiltà erano i palazzi aristocratici dove i nobili si ritrovavano per rafforzare e ampliare i propri legami socialie politici.
Colte e raffinate padrone di casa avevano il compito di intrattenere gli ospiti,di offrire loro motivi di conversazione e di svago, gli uomini giocavano a biliardo o a carte,le donne ricamavano o ascoltavano la lettura dell'Enciclopedia che diffondeva le nuove idee dell'Illuminismo.
La musica veniva eseguita da piccole formazioni strumentali composte in genere da fiati o archi.Il quartetto d 'archi  è la formazione che gode in questo periodo un successo senza pari.
Le famiglie di un rango più elevato dispongono addirittura di un 'orchestra stabile e di un sovrintendente dell'attività musicale ,il MAESTRO DI CAPPELLA a cui spettava il compito di dirigere qualsiasi tipo di musica richiesta.

Antonio Vivaldi

Antonio Lucio Vivaldi (Venezia4 marzo 1678 – Vienna28 luglio 1741) è stato un compositore violinista italiano[1][2] legato all'ambiente del tardo barocco veneziano.
Detto il Prete Rosso per il colore dei suoi capelli, fu uno dei violinisti più virtuosi del suo tempo e uno dei più grandi compositori di musica barocca. Considerato il più importante, influente e originale musicista italiano della sua epoca, Vivaldi contribuì significativamente allo sviluppo del concerto, soprattutto solistico, genere iniziato da Giuseppe Torelli, e della tecnica del violino e dell'orchestrazione. Non trascurò inoltre l'opera lirica. Vastissima la sua opera compositiva che comprende inoltre numerosi concertisonate e brani di musica sacra.
Le sue opere influenzarono numerosi compositori del suo tempo, soprattutto tedeschi, tra cui BachPisendel e Heinichen.
Come avvenne per molti compositori del barocco, dopo la sua morte il suo nome e la sua musica caddero nell'oblio. Fu grazie alla ricerca di alcuni musicologi del XX secolo, come Arnold Schering,Marc PincherleAlberto Gentili e Alfredo Casella, che Vivaldi uscì dalla dimenticanza.
Le sue composizioni più note sono i quattro concerti per violino conosciuti come Le quattro stagioni, celebre esempio di musica a soggetto.

Johann Sebastian Bach.

Johann Sebastian Bach (Eisenach, Turingia 1685 - Lipsia 1750), compositore tedesco di epoca barocca, nacque da una famiglia che in sette generazioni produsse più di cinquanta musicisti  illustri, da Veit Bach a Wilhelm Friedrich Ernst Bach. 
Johann Sebastian ricevette la prima educazione musicale dal padre, Johann Ambrosius. Rimasto orfano, andò a vivere e a studiare presso il fratello maggiore, Johann Christoph, organista a Ohrdruf.
Nel 1700 Bach cominciò a guadagnarsi da vivere cantando nel coro della chiesa di San Michele a Lüneburg. Nel 1703 entrò a far parte come violinista dell’orchestra da camera del principe Johann Ernst a Weimar; quello stesso anno si trasferì ad Arnstadt, dove divenne organista di chiesa.  ell’ottobre del 1705 ottenne un mese di licenza per studiare con il celebre organista e compositore Dietrich Buxtehude.
Nel 1707 sposò una cugina di secondo grado, Maria Barbara Bach, e si trasferì a Mülhausen come organista della chiesa di San Biagio. Tornò a Weimar l’anno seguente occupando il posto di organista e violinista alla corte ducale di Wilhelm Ernst e vi rimase per i successivi nove anni, assumendo nel 1714 l’incarico di direttore dell’orchestra di corte. La moglie morì nel 1720 e l’anno seguente egli sposò Anna Magdalena Wilcken, valente cantante e figlia di un musicista di corte.
Nel 1723 Bach si trasferì a Lipsia, dove trascorse il resto della sua vita. Il suo ruolo di direttore musicale e maestro del coro della chiesa e della scuola della Thomaskirche  era per molti versi insoddisfacente, a causa dei continui scontri con le autorità cittadine che non apprezzavano il suo genio musicale.
Nell’ultimo anno della sua vita, Bach, divenuto quasi cieco, si sottopose a una operazione chirurgica gli occhi, purtroppo senza esito: morì a Lipsia, per un colpo apoplettico, il 28 luglio 1750.
Negli anni che seguirono la sua morte, Bach fu ricordato più come virtuoso di organo e di clavicembalo che come compositore. Le sue frequenti tournée gli avevano assicurato la fama di massimo organista dell’epoca, ma la forma contrappuntistica delle sue composizioni suonava datata alle orecchie dei contemporanei, le cui preferenze in generale andavano all’emergente stile preclassico, più omofonico nella struttura. Il risultato fu che nel corso dei seguenti ottant’anni la sua musica fu pressoché ignorata dal pubblico.
Tra i compositori, tuttavia, vi fu chi la ammirò: per esempio musicisti come Mozart e Beethoven. Il risveglio dell’interesse per la musica bachiana iniziò alla metà dell’Ottocento. Nel 1829 il compositore tedesco Felix Mendelssohn-Bartholdy organizzò un’esecuzione della Passione secondo Matteo che molto contribuì a richiamare l’attenzione del pubblico su Bach.  La Bach Gesellschaft, società bachiana istituita nel 1850, si dedicò poi assiduamente al reperimento, alla cura, alla pubblicazione e allo studio delle sue opere.
Bach era capace di cogliere e utilizzare ogni risorsa del linguaggio musicale disponibile nell’epoca in cui visse. Sapeva combinare in una sola composizione la configurazione ritmica di una danza francese, la levità della melodia italiana e la complessità del contrappunto tedesco.  Era in grado di scrivere per la voce come per i vari strumenti, in modo da mettere in risalto le specifiche proprietà costruttive e timbriche di ciascuna parte. Inoltre, quando alla musica era associato un testo, ciò che componeva era l’equivalente musicale di quanto veniva espresso verbalmente: una melodia ondeggiante poteva rappresentare il mare, un canone raffigurare l’adesione dei fedeli agli insegnamenti del Cristo. 
La maestria nel valutare e sfruttare i mezzi, gli stili e i generi del suo tempo gli permetteva di ottenere straordinarie trasposizioni di linguaggio: era in grado, per esempio, di trasformare una composizione italiana d’assieme, come un concerto per violino, in un convincente pezzo per un singolo strumento, come il clavicembalo.  Ideando intricate linee melodiche, sapeva trasferire la complessa tessitura di una fuga a più voci a uno strumento tipicamente monodico come il violino o il violoncello. I ritmi dialogici e la distribuzione delle tessiture, tipici dei recitativi operistici, si possono trovare in alcune delle sue composizioni per clavicembalo o per organo.
La facilità tecnica non era ovviamente la sola fonte della grandezza di Bach: è l’espressività della sua musica, in particolare quale si manifesta nelle opere vocali, ciò che comunica la sua umanità e che commuove gli ascoltatori di tutto il mondo. 

la festa barocca

 Molte celebrazioni della Roma barocca nascono da una commistione di antiche ritualità classiche pagane con elementi cristiani: ne è un esempio il corteo per la cerimonia della Presa del Possesso del nuovo pontefice, il quale compie lo stesso tragitto degli imperatori trionfanti e vittoriosi. Attraversa la città da San Pietro a San Giovanni in Laterano fermandosi sul Campidoglio per ricevere il tributo dei senatori, con la consegna delle chiavi; il corteo culmina nella magnifica piazza michelangiolesca, perfetto palcoscenico sopraelevato e aperto su un lato, talvolta sormontato da un arco ligneo montato all'uopo.
Nei primi decenni del Seicento il percorso viene mutato e, pur mantenendo le sue tappe simboliche e tradizionali, viene a concludersi in Piazza Navona, più ampia ed adatta ad ospitare le folle, i tornei e le giostre. La piazza, che alla fine del'500 appariva come uno sterrato ovaleggiante, viene trasformata in uno dei simboli stessi della romanità dalla Fontana dei Fiumi di Gian Lorenzo Bernini e dalla facciata della Chiesa di Santa Cecilia di Francesco Borromini. Vicende mitiche e personaggi olimpici fanno così da sontuoso sfondo alla celebrazione del trionfo papale, in un tutt'uno armonico e apollineo.
 

La reggia nel periodo barocco

La reggia, il palazzo presso il quale risiedeva il sovrano con la sua corte, subì in epoca barocca notevoli innovazioni. Dallo stile severo e compassato del primo Seicento si passò all'impiego di un ordine gigante.
la reggia di versailles nel seicento
Ma è con la nascita della reggia di Versailles che i palazzi reali di tutta Europa subirono la trasformazione più grande: Versailles introdusse alcune innovazioni nell'impianto planimetrico che si imposero in tutte le altre regge europee. Ma non solo: con l'avvento di Versailles, le regge cominciarono a sorgere in piena campagna, lontano dalle capitali, su colline artificiosamente create; capricci in pietra di potenti sovrani che ancora oggi offrono la loro assurda magnificenza agli sguardi stupefatti.

Luca Marenzio

Figlio di un notaio cancelliere bresciano, Luca Marenzio ricevé i primi insegnamenti musicali presumibilmente da Giovanni Contino, maestro della cattedrale di Brescia. Divenne a sua volta maestro di cappella, prima del cardinale Cristoforo Madruzzo, poi, dopo la morte di questi nel 1578, del cardinale Luigi d'Este, dove rimase sino al 1586, anno della morte di Luigi. All'inizio del suo servizio presso la famiglia d'Este, Marenzio era noto principalmente come eccellente cantore e liutista, sebbene avesse già pubblicato un madrigale; fu a partire da quel periodo che acquisì fama anche come compositore, pubblicando molti libri di madrigali che ebbero numerose ristampe, diffuse in Italia e all'estero.
A Firenze fu al servizio di Ferdinando I de' Medici per circa due anni; tornato a Roma nel 1589, fu maestro di cappella del cardinaleAldobrandini e in seguito ebbe lo stesso incarico presso la famiglia Orsini.
Luca Marenzio
Tra il 1596 e il 1598 fu al servizio come maestro di cappella di Sigismondo III a Varsavia e a Cracovia, suggellando così il suo successo a livello europeo.
Tornato in Italia dall'ottobre del 1598, forse in condizioni di salute non buone anche a causa del clima polacco, morì a Roma nel 1599, ad appena 46 anni. Fu sepolto nella chiesa di San Lorenzo in Lucina.
                                   Le sue opere
Il Nono Libro de Madrigali a 5 voci, Angelo Gardano, Venezia, 1599
  1. Così Nel Mio Parlar (testo: Dante AlighieriRime)
  2. Amor, l'ho molti (Francesco PetrarcaCanzoniere)
  3. Dura Legge D’Amor (Petrarca, Triumphus Cupidinis)
  4. Chiaro Segno Amor Pose (Petrarca, Canzoniere)
  5. Se Sì Alto Pon Gir (idem)
  6. L’Aura Che’l Verde Lauro (idem)
  7. Il Vago e Bell’Armillo (Livio CelianoRime)
  8. Solo e Pensoso (Petrarca, Canzoniere)
  9. Vivo In Guerra (Antonio OngaroScelta di Rime)
  10. Fiume  L’Onde (Ongaro, Scelta di Rime)
  11. Parto o Non Parto? (Giovanni Battista GuariniRime)
  12. Credete Voi Ch’i’ Viva (Guarini, Rime)
  13. Crudele, Acerba (Petrarca, Canzoniere)
  14. La Bella Man Vi Stringo (Guarini, Rime)

Strumenti musicali nel rinascimento

Nel Rinascimento si è visto principalmente un notevole sviluppo della musica vocale, ma anche l'evoluzione di certi strumenti utilizzati nel medioevo; è infatti in questo periodo che strumenti sia a corda che a fiato si perfezionano e vanno a formare varie famiglie, nelle quali lo strumento è presente in varie dimensioni e timbri. Nel Rinascimento la scelta degli strumenti necessari all'esecuzione di un brano non era fatta in precedenza ma al momento dell'esecuzione,in base al luogo, al numero dei musicisti e agli strumenti a disposizione. Gli strumenti erano suddivisi in 3 classi: strumenti a fiato, a corda e a tastiera.
                   

La musica di corte nel Rinascimento

Per tutto l'alto medioevo si costruirono chiese sul tipo della basilica ambrosiana, ma furono sempre senza cupola e con soffitti a capriate di legno, perché si era persa la tecnica del costruire.
Nelle basiliche più tarde troviamo la presenza del transetto che, intersecando la navata (o le navate), conferisce loro la caratteristica pianta acroce. A seconda che il transetto sia della stessa lunghezza del corpo principale o più corto di esso, si parla rispettivamente di pianta acroce greca o di pianta a croce latina.
La basilica romanica si distingue dalle precedenti perché ha i soffitti a volta ed il primo tipo di cupola, non romana, di forma ottagonale. Essa fu realizzata attorno all'anno Mille, con l'avvento dell'architettura romanica, quando i Magistri cumacini (superstiti discendenti di architetti romani), peregrinarono chiamati dalle famiglie nobili per costruire i loro palazzi, e con ciò insegnarono ovunque le tecniche di costruzione delle volte e delle cupole

la basilica paleocristiana

Per tutto l'alto medioevo si costruirono chiese sul tipo della basilica ambrosiana, ma furono sempre senza cupola e con soffitti a capriate di legno, perché si era persa la tecnica del costruire.
Nelle basiliche più tarde troviamo la presenza del transetto che, intersecando la navata (o le navate), conferisce loro la caratteristica pianta acroce. A seconda che il transetto sia della stessa lunghezza del corpo principale o più corto di esso, si parla rispettivamente di pianta acroce greca o di pianta a croce latina.
La basilica romanica si distingue dalle precedenti perché ha i soffitti a volta ed il primo tipo di cupola, non romana, di forma ottagonale. Essa fu realizzata attorno all'anno Mille, con l'avvento dell'architettura romanica, quando i Magistri cumacini (superstiti discendenti di architetti romani), peregrinarono chiamati dalle famiglie nobili per costruire i loro palazzi, e con ciò insegnarono ovunque le tecniche di costruzione delle volte e delle cupole.

la basilica romanica

Per tutto l'alto medioevo si costruirono chiese sul tipo della basilica ambrosiana, ma furono sempre senza cupola e con soffitti a capriate di legno, perché si era persa la tecnica del costruire.
Nelle basiliche più tarde troviamo la presenza del transetto che, intersecando la navata (o le navate), conferisce loro la caratteristica pianta acroce. A seconda che il transetto sia della stessa lunghezza del corpo principale o più corto di esso, si parla rispettivamente di pianta acroce greca o di pianta a croce latina.
La basilica romanica si distingue dalle precedenti perché ha i soffitti a volta ed il primo tipo di cupola, non romana, di forma ottagonale. Essa fu realizzata attorno all'anno Mille, con l'avvento dell'architettura romanica, quando i Magistri cumacini (superstiti discendenti di architetti romani), peregrinarono chiamati dalle famiglie nobili per costruire i loro palazzi, e con ciò insegnarono ovunque le tecniche di costruzione delle volte e delle cupole.

mercoledì 14 marzo 2012

tromba

La tromba è uno strumento musicale appartenente alla famiglia degli ottoni. Tra gli ottoni è quello che suona nella parte più acuta del registro. Il musicista che suona la tromba è chiamato trombettista.
Indice   
Storia 
Uno strumento dell'antichità, che presenta notevoli somiglianze con la tromba, fu rinvenuto in Egitto, ed era impiegato prevalentemente per scopi militari. Un'antenata della tromba è la buccina, strumento a fiato usato dai Romani per impartire ordini alle milizie. Realizzata in bronzo e senza tasti, nelle forme primitive era costituita da un tubo dritto, poco agevole durante il trasporto e l'esecuzione.

Giradischi- Se piange dovrò anni ' 70

Il giradischi o grammofono è stato il sistema di registrazione e, soprattutto, di riproduzione di suoni più utilizzato a partire dal 1870 fino agli anni ottanta del Novecento.
Il fonografo, suo "antenato" ideato da Edison, utilizzava cilindri incisi ed è stato anche il primo sistema in assoluto in grado di registrare suoni. Il nome fonografo deriva dal greco e significa scrittore di suono.